Amante della natura, dei fiori e dei fiumi, ebbe una tragica e tormentata vita, anche a causa delle censure imposte dal padre sulle sue poesie. Dopo le leggi razziali del 1938 scrisse ai suoi amici: “Forse l’età delle parole è finita per sempre”. Chissà se fu proprio questo pensiero a portarla in quello stesso anno, al suicidio.